Roma, 27 ottobre 2022 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Da tempo si parla di una modifica delle quote per l’accesso al pensionamento. Il Governo pensa di introdurre in finanziaria quota 41 e 62 anni di età.
La prossima legge di bilancio potrebbe non contenere la riforma delle pensioni. I tempi a disposizione, infatti, sono troppo ristretti e le risorse disponibili interamente assorbite dall’emergenza del caro bollette.
E’ probabile che il nuovo esecutivo rinvii la decisione al prossimo anno limitandosi alla proroga delle misure in scadenza tra cui opzione donna (l’uscita per le dipendenti con 58 anni o 59 per le autonome e sempre 35 anni di contributi); ape sociale (l’assegno di accompagnamento alla pensione di vecchiaia dall’età di 63 anni) e «quota 102» che potrebbe essere superata con una nuova combinazione: 41 anni di contributi unitamente ad almeno 62 anni di età anagrafica senza penalità sull’assegno.
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