Roma, 29 agosto 2023 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Il caso Vannacci ha creato sentimenti e coraggio di esprimere le proprie opinioni, anche di fare coming out di alcuni militari sulle preferenze sessuali. Approfondiamo…
Ho provato un forte sdegno, come omosessuale e come soldato. Ho pensato a me stesso e a chi ha le spalle meno larghe delle mie. Ho pensato a un 18enne che magari non si arruola più. Poi si va per associazione: uno legge che un generale ha questa opinione e poi pensa che tutto l’esercito sia così».
A parlare è Andrea (nome di fantasia, ndr), un ufficiale che lavora in un comando dell’Esercito da oltre 30 anni, con alle spalle un ampio bagaglio di missioni all’estero, dopo lo scoppio del caso del libro omofobo e razzista – Il mondo al contrario – del generale Roberto Vannacci. Quest’ultimo è stato poi destituito per quanto scritto nel suo testo autoprodotto, ma ha ribadito a più riprese che non ha alcuna intenzione di scusarsi o modificare il testo, facendo appello alla libertà di parola.
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