Vi spiego perché l’Aeronautica militare punta sull’ipersonico e sul suborbitale. Parla il generale Vecciarelli

Roma, 23 Mar 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Enzo Vecciarelli – L’intervento del capo di Stato maggiore dell’Aeronautica in occasione della firma dell’accordo con l’Asi per la collaborazione su volo suborbitale e medicina aerospaziale. L’obiettivo è costruire una governance per lo sviluppo di capacità duali in un settore in forte sviluppo e, comunque, strategico per l’intero sistema-Paese. In ambito nazionale, l’Aeronautica militare, per la sua stessa connotazione e storia, è da sempre interessata ad acquisire competenze nel settore del volo spaziale ed aerospaziale, includendo lo sviluppo delle tecnologie e dei sistemi di volo ipersonico, con particolare riferimento a profili di volo suborbitali e/o di alta quota. Fino ad oggi, sono stati individuati due domini principali di riferimento, quello aereo e quello spaziale, definendo per ognuno di essi principi di impiego e dottrina, coerenti con la caratterizzazione fisica del mezzo. Oggi, invece, si ritiene di importanza strategica il controllo della fascia di quote intermedie, ossia di quella zona di transizione tra i 18 e i 100 chilometri (definita come “Aerospazio”) contraddistinta da caratteristiche fisiche intermedie fra l’ambiente aereo e quello propriamente spaziale. L’Aerospazio, naturale estensione del dominio aeronautico, potrà offrire nuove opportunità sia negli ambiti operativi che scientifici, soprattutto se si considera l’abbattimento dei costi di sviluppo e mantenimento delle attività produttive ad esso collegate. L’obiettivo è sfruttare le enormi opportunità che ne possono scaturire sia da un punto di vista commerciale sia militare, con una particolare focalizzazione sulle alcune applicazioni. Primo, il trasporto aereo: la capacità di volare a velocità supersoniche a quote comprese tra i 20 e i 100 chilometri potrà consentire di trasportare persone e merci da un punto all’altro della Terra nel giro di poche ore con ricadute interessanti sia dal punto di vista militare che civile. Secondo, l’accesso allo Spazio: i voli suborbitali possono rappresentare nel prossimo futuro un canale per accedere più facilmente alle risorse dello Spazio. L’articolo completo prosegue qui >>> http://formiche.net/2018/03/vecciarelli-suborbitale-aeronautica-asi/

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