Caso marò: “Le nostre vite nel girone dei dimenticati”

Roma, 29 Mar 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Fausto Biloslavo – “Quando ci sarà un nuovo governo (il quinto per la nostra causa) auspichiamo che tenga in considerazione tra le priorità anche il caso dei marò” dichiara a Panorama Vania Ardito, la moglie del fuciliere di Marina Salvatore Girone. Assieme a Massimiliano Latorre, i due marò, ancora intrappolati nell’odissea indiana, sono stati dimenticati dalla politica, i media e in parte dall’opinione pubblica. La testionianza della moglie di Girone. La signora Girone ha postato su Facebook uno sfogo sei anni dopo la morte di due pescatori indiani in alto mare e l’arresto dei marò, che si sono sempre dichiarati innocenti. “Noi restiamo fermi ancora al 15 febbraio 2012, quando questa brutta storia ebbe inizio” ha scritto sul social. “Sono trascorsi sei anni con dignità, dolore e libertà personale limitata e vincolata da una grande ingiustizia…”. E con Panorama aggiunge: “Durante questi anni sono stati fatti tanti passi in avanti e purtroppo anche indietro. Dal 2012 nella nostra famiglia, ogni giorno si torna a parlare di India”. Di fronte alla politica e ai giornali, che sembrano avere scordato i marò, la moglie di Girone spera che non si “sottovaluti la delicatezza del caso che attende ancora sviluppi importanti. Per questo ci auguriamo che nessuno lo dimentichi”. In attesa della Corte costituzionale de L’Aja. Una volta rientrati in patria, fra il 2015 e 2016 è calata una cappa di silenzio su Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. India e Italia si sono affidate a un arbitrato internazionale, ma il braccio di ferro continua. L’intricata vicenda è passata a una Corte ad hoc a L’Aja, che ha tempi biblici.  L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.panorama.it/news/esteri/caso-maro-dimenticati/

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