Il responsabile del servizio di elisoccorso del 118 si racconta

Ancona, 22 Lug 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Gino Bove – Germano Rocchi racconta come e perché è nata la tecnica di soccorso in stile Special Forces. Leggiamo di seguito. – «Il mio primo intervento? Fu una bufala, dissero che c’era stato un incidente in moto sulla superstrada ma era solo uno scherzo». Da quel giorno di inizio anni ’90 Germano Rocchi non si è più fermato e gli interventi salvavita che ha portato a termine, molti dei quali arrivati dal cielo, sono difficili da quantificare.

Rocchi, originario di San Ginesio, è il responsabile del servizio di elisoccorso del 118 attivo su Marche e Umbria con i due elicotteri “Icaro” (GUARDA IL VIDEO). E’ un medico anestesista con esperienza trentennale e formazione da marine.

«L’elisoccorso esiste dal 1987, io ho cominciato nel 1990 e ho un approccio al servizio di tipo militare che ho imparato negli USA. Ho appreso sia le tecniche di soccorso che la velocità di intervento».

Dal 1991 Rocchi ha infatti frequentato corsi di formazione oltreoceano anche insieme ai corpi speciali delle forze armate americane e, come ufficiale medico del Corpo Militare della Croce Rossa, ha partecipato a diverse missioni all’estero: il ponte aereo con la Bosnia nel 1993, l’impiego nell’ospedale da campo italiano a Kukes durante la guerra del Kosovo, è stato in Afghanistan nel 2003 e ci è tornato nel 2010 come responsabile AMET (Aeromedical Evacuation Team) per l’evacuazione tattica dei feriti.

E’ stato anche a Nassirya nel 2003: «Sono tornato a casa una settimana prima della strage nella base italiana, alcune delle persone che persero la vita le conoscevo, tra cui il regista Stefano Rolla». L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.anconatoday.it/cronaca/responsabile-elisoccorso-icaro-ospedale-ancona.html

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