La scomparsa della forestale

Roma, 31 Lug 2018 – (Pubblichiamo un estratto della seguente lettera da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Di seguito la lettera di G.G., guardia forestale oggi carabiniere. Segue. – A proposito di incendi è interessante quel che dice G.G., con il quale sono in dialogo. Chiede di restare anonimo perché “con il transito coatto nell’Arma dei Carabinieri abbiamo assunto lo status di militari e perso le garanzie sindacali”.

“‘La Repubblica tutela il paesaggio’, articolo 9 della Costituzione. Nasco in una famiglia di amanti della montagna, coltivo le passioni trasmesse da un padre che nei ricordi infantili mi appare sempre con le pedule e lo zaino in pelle e tela cerata in spalla, in me matura una coscienza ambientalista che mi porta ad entrare nell’associazionismo.

Poi, durante gli studi universitari, la grande occasione: vincitore di concorso, entro nel Corpo Forestale dello Stato. Trascorrono anni meravigliosi, fatti di passione e dedizione, in cui si riusciva a dare con meravigliosa leggerezza molto più di quanto si ricevesse”.

“La missione dei mesi estivi era quella di proteggere le aree boscate dalla piaga degli incendi. E allora avanti con la pianificazione, l’affinamento delle tecniche, la distribuzione territoriale delle poche risorse, umane e materiali, disponibili.

In pochi anni sviluppiamo un sistema efficiente, gli interventi diventano sempre più tempestivi, i piloti dei mezzi aerei sono ormai dei veri ‘top gun’, li coordiniamo noi, nessuno escluso, da terra”.

“Gli incendi calano, non di molto in realtà, ma oramai riusciamo a spegnerli rapidamente, la superficie bruciata, stagione dopo stagione, cala progressivamente. Se il bosco non smette di bruciare prima del tramonto per noi è una sconfitta. La lettera completa prosegue qui >>> http://invececoncita.blogautore.repubblica.it/articoli/2018/07/28/la-scomparsa-della-forestale-piu-costi-piu-incendi/?refresh_ce

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