Roma, 20 ottobre 2023 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Un recente decreto ha confermato le voci di qualche tempo fa, dove si affermava che non ci sarebbero stati aumenti dell’età pensionabile.
Lavoratori salvi dagli adeguamenti dell’età pensionabile alla speranza di vita ISTAT almeno sino al 31 dicembre 2026. Per la terza volta consecutiva, infatti, non ci sarà il programmato incremento della «speranza di vita» che sarebbe dovuto scattare il 1° gennaio 2025. Di conseguenza rimane invariata a 67 anni, come oggi, tra l’altro, l’età per la pensione di vecchiaia e per l’assegno sociale.
La notizia positiva arriva dal Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 18 luglio 2023 pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale (G.U. 243/2023) che certifica una variazione Istat negativa della speranza di vita (-0,11 di anno, pari ad un mese), registrata dalla popolazione residente all’età di 65 anni corrispondente alla differenza tra la media dei valori registrati negli anni 2021 e 2022 e la media dei valori registrati negli anni 2019 e 2020. Siccome però per legge l’adeguamento dei requisiti per il pensionamento non può essere negativo (cioè non si può tornare indietro) il decreto cristallizza per altri due anni gli attuali requisiti.
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