Roma, 04 Lug 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Ferruccio Michelin – Perché l’Iraq è importante per l’Italia (e viceversa). (Segue articolo). – Dall’incontro del presidente del Consiglio Mario Draghi con l’omologo iracheno Mustafa Al-Kadhimi emerge un contatto tra i due paesi su temi fondamentali per la stabilità irachena e regionale, a cominciare dalla lotta al terrorismo, con lo Stato islamico che (come uscito dalla riunione della Coalizione internazionale ospitata a Roma) è ancora in forte nonostante sia stata disarticolata la statualità che il gruppo terroristico aveva costruito tra il 2014 e il 2015 partendo proprio dall’Iraq.
Un aspetto che lega ulteriormente l’asse italo-iracheno, visto che aziende italiane potrebbero avere un ruolo nella ricostruzione del paese (e nella ricomposizione del quando socio-economico, che passa anche dal tema della tutela e restauro dei siti archeologici distrutti dall’iconoclastia baghdadista) e soprattutto visto il ruolo che il contingente militare italiano svolge nel training anti-terrorismo alle forze armate irachene.
Mentre una commessa militare, sotto embargo dai tempi di Saddam con tanto di soldi iracheni congelati da banche italiane, è stato uno dei temi di discussione.
Il capo del governo di Baghdad è arrivato a Roma dopo essere passato da Bruxelles, dove ha avuto incontri con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg e l’omologo belga, Alexander De Croo. L’articolo completo prosegue qui >>> https://formiche.net/2021/07/incontro-draghi-kadhimi/