Roma, 12 Mar 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Isabella Policarpio – Si prevede tre eccezioni: motivi di salute;
motivi di lavoro; casi di necessità e urgenza. (Segue articolo). – Da quando tutto il territorio italiano è diventato zona rossa, quindi ad alto pericolo di contagio della COVID-19, i cittadini sono tenuti a stare in casa, lavorare in smart working ed uscire solo per comprare beni di prima necessità, un membro della famiglia alla volta e rispettando le distanze di sicurezza.
I divieti imposti dal decreto ministeriale hanno fatto nascere molti dubbi, tra questi cosa succede se ci si allontana dal Comune in cui si ha residenza o il domicilio.
Precisiamo che il divieto di spostarsi non è assoluto, ma prevede tre eccezioni: motivi di salute; motivi di lavoro; casi di necessità e urgenza.
Ragion per cui se dovete uscire dal Comune, e anche dalla Regione, per comprovati impegni lavorativi, visite mediche urgenti e altre necessità non procrastinabili, il viaggio è consentito. Si ricorda però che bisogna sempre essere muniti di autocertificazione riportante il motivo dello spostamento, da mostrare a Polizia e Carabinieri in caso di controllo.
Posso uscire dal Comune di residenza o domicilio? Cosa rischio? Cerchiamo di rispondere in maniera esaustiva ad una delle domande più comuni da quando sono in vigore le restrizioni contro il contagio. A stabilirlo è il decreto ministeriale del 10 marzo 2020. Gli spostamenti, anche i viaggi in altre Regioni, non sono vietati in modo assoluto; questi possono avvenire quando sono motivati da ragioni di salute, di lavoro o altre necessità urgenti. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.money.it/Coronavirus-cosa-rischio-se-esco-dal-mio-comune
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