Migranti: Governo Conte-bis, la tentazione di rispolverare “Mare nostrum”

Roma, 17 Set 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Chiara Giannini – Malumore tra i militari che temono di tornare a essere dei “taxi del mare” come le Ong. Segue. – Da quando il governo Conte bis si è insediato, alla Difesa non si vocifera di altro: con il cambio di passo sui migranti il rischio che l’esecutivo possa rimettere in campo le navi della Marina Militare si fa sempre più concreto.

La mente corre al 2013 e 2014, con l’operazione Mare Nostrum e al 2015, sotto al governo Renzi, quando in Italia arrivarono centinaia di migliaia di migranti, recuperati anche dai dispositivi militari su disposizione di quell’esecutivo e dei precedenti.

Ma fu un disastro, un’invasione che portò l’Italia a diventare il campo profughi dell’Europa e a far entrare introiti solo nelle casse delle cooperative che gestivano l’accoglienza in nome di una solidarietà trasudante di ipocrisia. Pare che in casa Pd si stia già studiando il piano di impiego delle navi della Marina, che già pattugliano il Mediterraneo, ma che di fatto tornerebbero a fare i taxi del mare, alla stessa stregua delle imbarcazioni Ong.

Il fatto è che gli accordi con la Libia sono ben precisi e che finora, almeno fin quando a capo del Viminale c’è stato Matteo Salvini, gli stessi sono stati rispettati, con la garanzia alla Guardia costiera libica di totale gestione della zona Sar di quel Paese.

Ma che accadrà col nuovo governo? I timori di alcuni non sembrano infondati alla luce della concessione alla Ocean Viking dell’assegnazione di un porto…L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.ilgiornale.it/news/politica/tentazione-dem-rispolverare-mare-nostrum-1753207.html

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