Roma, 20 Apr 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Costanza Cavalli – Conosciamo meglio il nostro ministro della Difesa. Segue. – Creatura politica proteiforme, il ministro alla Difesa (non ci costringerete mai a scrivere “ministra”) Elisabetta Trenta, da qualche giorno ha messo nel mirino Matteo Salvini: il ministro degli Interni ha ribadito per giorni che nonostante, o forse proprio per, l’ escalation libica i porti sarebbero rimasti chiusi, e la “rifondarola”, così l’ hanno soprannominata le alte sfere della Difesa, ha incassato per un po’, poi ha emesso un ruggito: «Basta tirare i militari per la giacca e mostrare i muscoli».
Il Viminale, quattro giorni fa, aveva diramato una direttiva con la quale intimava a Marina, Guardia di Finanza e Guardia costiera di impedire alle navi delle Ong di entrare nelle acque nazionali, e lo Stato maggiore si era un po’ adontato, aveva parlato di «ingerenza grave» perché «i soldati dipendono dalla Difesa e dal capo dello Stato».
Eppure, fonti del Viminale hanno sottolineato che «all’ articolo 12 del testo unico sull’ immigrazione è previsto che le navi della Marina Militare possono essere utilizzate per concorrere alle attività di polizia in mare».
E all’ articolo 11, si attribuisce al ministro degli Interni la responsabilità di «emanare le misure necessarie per il coordinamento unificato dei controlli sulla frontiera marittima e terrestre italiana».
Tralasciando quest’ ultimo battibecco, in cui sembra che i muscoli abbia dovuto mostrarli più Trenta che non Salvini, il ministro alla Difesa non sembra una che in genere s’ impunta su questioni vitalissime: pensa al dossier sull’ uranio impoverito, pensa alla ciccionaggine dei nostri militari («D’ ora in poi i soldati in sovrappeso non dovranno più vergognarsi», aveva detto contenta). L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.liberoquotidiano.it/news/politica/13453912/elisabetta-trenta-ministro-grillino-difesa-bombarda-salvini.html