Salute: Internet, “nuova dipendenza” del futuro

Roma, 11 Ott 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Eliseo Taverna – Luciano De Crescenzo; “Una cosa è colloquiare al sole con un altro essere umano e un’altra è stare chiuso in una stanza con un video davanti. (Di seguito l’articolo). – Negli studi più recenti condotti sul tema delle dipendenze, si legge spesso l’aggettivo “nuovo”. Verso la fine degli anni Novanta, tale aggettivo designava le nuove droghe immesse sul mercato e soprattutto il nuovo modo di drogarsi.

Oggi, invece, l’aggettivo “nuovo” si trova sempre più spesso legato al sostantivo “dipendenza”, con riferimento a
tutti quegli stili di vita o comportamenti di per sé normali, che non hanno quindi caratteristiche di trasgressione o di illegalità, perché non hanno a che fare con sostanze chimiche, ma che possono diventare patologici, nella misura in cui diventano ossessivi e disfunzionali.

Facciamo riferimento a tutte quelle condotte, compreso l’utilizzo eccessivo e problematico di strumenti utili e spesso indispensabili, come le nuove tecnologie (Internet, social network, videogiochi, cellulare, TV), che al pari dei farmaci e delle sostanze psicotrope, possono indurre sudditanza.

E se fino a poco tempo fa, queste nuove forme di dipendenza comportamentale non erano considerate in nessuno dei due manuali diagnostici dei disturbi mentali (DSM e ICD), la quinta edizione del DSM (DSM-5; APA, 2013), ha aggiunto nel capitolo dedicato ai Disturbi Correlati a Sostanze e Disturbi da Addiction, la categoria dei Disturbi Non Correlati a Sostanze, dando in questo modo dignità diagnostica a queste nuove patologie comportamentali e segnando una svolta nella concettualizzazione delle dipendenze patologiche. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.sicurezzacgs.it/internet-addiction-tra-le-nuove-dipendenze-senza-droga/

 

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